Costruita nel 1863 con le donazioni degli abitanti della borgata, in luogo di un capitello dedicato a santa Spina, toponimo della località. Il modesto edificio a pianta rettangolare aveva la facciata decorata con tre dipinti raffiguranti la Madonna col Bambino e i santi maurizio e Mamante che compaiono anche nella pala d’altare. L’ignoto autore (XIX secolo) si è visibilmente ispirato alla celebre pala di Castelfranco del Giorgione, riproducendone la composizione con il trono della Vergine collocato su un podio molto elevato e arretrato sullo sfondo di un paesaggio montano.
Numerose evidenti citazioni anche in panneggi e atteggiamenti delle figure, tra cui spicca per la sua curiosa ferialità S. Mamante, patrono delle puerpere.